[a cura di Valentina Galeotti] C’è un prima iniziale e poi c’è un prima in tutte le cose così come, tra il prima e il dopo, c’è il presente, il presente che non è mai lo stesso. Ogni dopo è un prima. Può dirmi di più? L’immagine che vedi nello specchio ...
[a cura di Valentina Galeotti] Caro Maestro, trai i suoi scritti ritrovo un’affermazione: «La cancellatura è un fatto filosofico che ci riguarda tutti». Quando lei afferma, ad esempio, «Non credo che la cancellatura sia iconoclasta» o, riguardo alla sua ...
L’esperienza della contemporaneità è un’esperienza di accelerazione. È centrata su una promessa culturale, scrive Hartmut Rosa, ultimo esponente della scuola di Francoforte, che ci orienta nella pervicace convinzione che se diventassimo più produttivi, se ...
Non viene dal passato ma dall’avvenire. Jacques Lacan Cosa evoca la parola prima? Quale il suo peso? Che prima sia la traccia, la matrice, la causa sui? Quanto la parola prima implica una storia, una dimensione cronologica, reperibile dunque ...
L’inconscio non è un primario più profondo, un primato del primitivo, degli istinti, del corpo o dei corpi o di qualsivoglia ἀρχῇ. Se lo fosse, la psicoanalisi sarebbe solo l’ennesima metafisica, e in particolare una metafisica del fallo, dove, cioè la ...
(in risposta ad Alex Pagliardini) Il linguaggio prima di significare qualcosa, significa per qualcuno. Jacques Lacan L’avverbio “prima”, indicando anteriorità all’interno della dimensione temporale, rimanda a un’istanza primigenia che è “prima di tutto”. ...
(in risposta ad Alex Pagliardini) Scene. Amori possessivi e/o perversi di padri verso i figli, madri divoratrici, famiglie naturali disfunzionali, aggregazioni familiari che sovvertono la legge ma non l’etica e l’amore, unioni tra uomini e donne sorrette ...
Leggendo l’intrigante testo di Alex Pagliardini che problematizza la funzione paterna, mi sono soffermata sul fatto che ci ricordi con nitore, tra le altre cose, che sorgiamo come soggetti attraverso e dal linguaggio, e che ne siamo creature, suoi agiti ...
Da quello che capisco è questa scossa del corpo, sul corpo, nel corpo, di corpo, questo urto che esperisce il corpo attraversato dalla pulsione e dal reale che fa sì che si crei la necessità di instituire, creare, inventare addirittura, una funzione ...
Ho sempre avuto un rapporto ambiguo con l’arte intesa come viatico di immortalità. Da una parte mi seduce la sua capacità di forzare la nostra biologia, dall’altra mi infastidisce il privilegio che le abbiamo concesso. Forse per questo accelero il ...